LE "OPERETTE MORALI"

Ho deciso di scrivere le "Operette Morali" perché desideravo esplorare e condividere le riflessioni sulla condizione umana, sulla natura e sui nostri desideri spesso irraggiungibili. Volevo offrire un'occasione di meditazione e di conforto, sperando che, attraverso queste brevi opere, si possa trovare un po' di saggezza e di pace nel nostro difficile cammino.

"IL DIALOGO DI UN VENDITORE DI ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE"

“-Credete che sarà felice quest’anno nuovo?

-Oh illustrisissimo, sì certo.”

V(5-6)

Il venditore finge ottimismo, ma il passeggere smaschera la routine: ogni anno è identico e la speranza è solo abitudine.

Memoria come illusione ciclica.

#Smascherato

"DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE"

"Io non ho fatto il piacere per gli uomini; né se io tolgo loro la vita, li privo di alcun bene.”

(Battuta della natura)

L’islandese cerca un senso guardando al passato dell’umanità, ma la natura lo smentisce: il tempo non insegna nulla.

Memoria come indifferenza naturale

#ControIlProgresso

"CANTO DEL GALLO SILVESTRE"

"La natura, come provveditrice, vuole che l'uomo sia ingannato: né si potrebbe vivere altrimenti."

-

"Tu ti ricordi i tuoi dolori: e questo è il tuo nuovo dolore."

L'uomo , a differenza degli animali, ricorda il dolore passato e per questo soffre due volte.

Il gallo afferma che l'uomo è condannato a ricordare e ciò lo renderà infelice.

Memoria dolorosa e ingannevole.

#RicordareFaMale