I "GRANDI IDILLI"
Ho deciso di scrivere la raccolta i "Grandi idilli" perché desideravo esprimere con semplicità e profondità le mie emozioni e le mie riflessioni sulla natura, sulla vita e sull'animo umano. Questi versi sono il mio modo di cercare un senso nell'infinito e di condividere con te le mie speranze e le mie malinconie.

"A SILVIA"
“Quando sovviemi di contanta speme, un afetto mi preme acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura.”
(V.32-35)

In questo verso ricordo Silvia e i sogni dell’adolescenza, ma la memoria non consola anzi, rivela quanto le speranze siano state vane.
Memoria come illusione perduta.
#MemoriaInganno

"CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA"
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?”
(V1-2)

Il pastore interroga la luna, memoria millenaria della vita sulla terra, ma non trova risposte.
Memoria come non comprensione del senso della vita.
#SolitudineCosmica
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